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Tassazione auto aziendali: quanto è penalizzata l’Italia rispetto agli altri Paesi europei?

Facendo un paragone con gli altri Paesi d’Europa, la tassazione delle auto aziendali italiana non ha eguali (in senso negativo, si intende). Una situazione che si protrae da decenni. Vediamo quanto sono penalizzate le imprese del nostro Paese in termini di deducibilità e detraibilità Iva.

Le recenti parole del premier Giuseppe Conte sulla tassazione delle auto aziendali hanno mitigato, almeno in teoria, la situazione di cui si parla da settimane. Il giro di vite sulle vetture in fringe benefit previsto dalla bozza della legge di Bilancio della Manovra 2020 sarà soggetto, a detta del primo ministro, a “revisioni sostanziali”.

tassazione auto aziendali

Un alleggerimento auspicato che però non cambia un dato di fatto: in materia di fiscalità sulle auto aziendali, l’Italia è già molto penalizzata rispetto agli altri Paesi europei. E non è così da adesso, bensì da tanti anni. Quanto penalizzata? Lo approfondiamo in questo articolo.

Approfondisci: perché il provvedimento sulle vetture fringe benefit sarebbe un clamoroso autogol

TASSAZIONE AUTO AZIENDALI: DEDUCIBILITÀ

In Italia, le auto aziendali a uso promiscuo hanno una deducibilità fissata al 70%, percentuale che, invece, scende al 20% nel caso delle auto in pool (non assegnate). Solo per agenti e rappresentanti di commercio, questa soglia si alza all’80%. Ciò significa che, nella maggior parte dei casi, l’azienda del nostro Paese non deduce almeno il 30% dei costi. Proprio su questo aspetto, è visibile la prima grande differenza tra l’Italia e gli altri major markets europei: in Spagna, Germania, Regno Unito e Franciala deducibilità è al 100%.

C’è poi da considerare il limite di deducibilità fiscale per le auto a noleggio, che in Italia è fermo da oltre due decenni a 3.615 euro (18.076 euro in caso di acquisto o leasing). In Spagna e Germania, invece, non esiste alcun tetto, mentre nel Regno Unito il limite considerato è di 18.200 euro e in Francia di 18.300 euro. Cifre, come si vede, decisamente più alte rispetto all’Italia.

DETRABILITÀ IVA: ITALIA UNICO CASO

C’è poi l’altro grande capitolo, quello della detraibilità dell’Iva, la cui aliquota, nel nostro Paese, è già in partenza più alta rispetto al resto d’Europa. La detraibilità Iva forfetaria sulle auto aziendali in Italia è fissata da tempo al 40%, mentre in tutti gli altri principali Paesi europei, Regno Unito, Francia, Spagna e Germania, la detraibilità Iva è totale (100%). Un aspetto sollevato all’ultimo Automotive Dealer Day dall’intervento dell’allora vicepremier Matteo Salvini.

Questo significa che, prendendo come esempio una vettura dal prezzo di 30.000 euro, senza Iva, quest’ultima in Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, costa 30.000 euro, mentre in Italia, dato che solo il 40% dell’Iva è detraibile, costa 33.960 euro. Una differenza che fa capire al volo il caso unico italiano.

calcolo tassazione uto aziendali

Una situazione che non sembra avere fine: a marzo, il Governo ha infatti chiesto alla Commissione UE di poter prorogare per un altro triennio il regime dell’Iva al 40%. “Si tratterebbe della quinta proroga e, di triennio in triennio, sembrano non sussistere più i motivi straordinari e contingenti – spiega Pietro Teofilatto, direttore della sezione noleggio a lungo termine di Aniasa – La possibilità quindi che si attivi un contenzioso tributario vedrebbe l’Italia in posizione molto delicata, considerando che nel 2006 sullo stesso tema la Corte di Strasburgo obbligò il nostro Paese a stabilire la detraibilità al 100%”.

CONCLUSIONI

Riassumendo, rispetto agli altri Paesi europei, in Italia la tassazione sulle auto aziendali è decisamente penalizzante, in quanto l’azienda da una parte detrae meno Iva, dall’altra deduce meno costi. Tutto questo, ovviamente, va a pesare sui bilanci. 

Negli altri Paesi le auto aziendali, per concludere, hanno trattamenti contributivi uguali a quelli degli altri beni strumentali. In Italia no, il trattamento è ben diverso. Ecco perché un ulteriore inasprimento, che speriamo possa essere scongiurato, costituirebbe l’ennesimo clamoroso autogol.

Quanto costa mantenere un’auto all’anno?

QUANTO MI COSTI – Il costo medio per mantenere un’auto in Italia è di 1.614 euro l’anno, con un incremento di un più 6,58% rispetto ai dati che sono stati registrati nel 2018. È quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dal comparatore di offerte SosTariffe, che, ad ottobre 2019, ha analizzato le varie fonti di spesa per l’auto verificando i costi regione per regione. Tra le varie voci di spesa che vanno a definire l’ammontare totale annuo, c’è il carburante, che pesa 891 euro, seguito dalla polizza RC auto, che, in media, costa 573 euro, infine, troviamo il costo del bollo e della revisione, che arrivano a circa 149 euro. 

CHI PIÙ E CHI MENO – Tuttavia il costo annuale per il mantenimento dell’auto cambia da regione a regione, con differenze anche piuttosto importanti. Stando a quanto riportato da SosTariffe, nelle regioni del sud Italia si spende di più; la maglia nera spetta alla Campania, a causa dell’esborso dovuto alla RC auto, che in media costa 1.100 euro all’anno, con una spesa media complessiva di circa 2.112 euro. Sempre a causa del costo della RC auto, risultano care anche la Puglia, con un costo medio di 1.863 euro, e la Calabria, dove la gestione dell’auto comporta una spesa annuale di 1.783 euro. Discorso opposto per la Liguria, dove si spendono mediamente 1.498 euro (grazie ad un costo minore del carburante), che si posiziona al di sotto della media nazionale di oltre 100 euro. Tra le regioni “economiche” rientrano anche il Molise, 1.505 euro all’anno, e la Lombardia, con 1.507 euro; quest’ultima regione riesce a contenere i costi grazie a prezzi medi contenuti per la polizza RC auto, di circa 455 euro all’anno.

2019 IN AUMENTO – Nonostante la presenza di alcune regioni particolarmente virtuose, il 2019, rispetto al 2018, ha fatto registrare un aumento dei costi del +6.58% a causa della crescita significativa registrata in Friuli (rincari maggiori del 35%; 1.117 euro all’anno nel 2018 che sono cresciute a 1.509 euro nel 2019), Valle d’Aosta (+22%; 1.259 contro 1.536 euro), Puglia (+22%; da 1.529 a 1.863 euro) e Emilia Romagna (+20%; da 1.314 a 1.576 euro). 

IN CALO – Tra le regioni in controtendenza, il Molise (i costi registrano un calo del 19,76% con oltre 300 euro in meno), Umbria (dove si è passati da oltre 1.893 del 2018 a 1.624 euro nel 2019, con un calo del 14.17%), e Veneto, con la spesa annuale che passa da 1.722 euro a 1.649 euro registrando un calo del 4.26% (in questa regione si registra il costo più alto per il carburante che incide sulla spesa complessiva per 1.000 euro all’anno circa). Nonostante sia una delle regioni più care d’Italia, nel 2019 sono diminuite del 2% le spese in Campania, dove la spesa passa da 2.155 a 2.112 euro, con un risparmio di poco più di 40 euro. In calo anche la spesa per gli automobilisti del Trentino Alto Adige dove l’esborso annuale per il mantenimento del veicolo si fermano a 1553 euro, con un calo del 1.67% rispetto al 2018. 

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circuito monza

Inaugurazione: 1922

Lunghezza: 5793 m

Numero curve: 8

Gare: F1, GP2 Series, Superbike etc

È una delle piste permanenti più antiche. La storia dell’automobilismo sportivo è passata da qui. È situata da sempre all’interno del parco di Monza ma il vecchio anello dell’alta velocità non è più utilizzato, se non come raccordo durante alcune manifestazioni, come il Rally di Monza. Rimane però un tracciato caratterizzato dalle alte velocità, da curve e varianti che favoriscono l’aerodinamica, i tanti cavalli e il cuore del pilota. Qui è praticamente nata la F1 e qui continua a venire. Nel rettilineo principale, queste monoposto, superano i 330 km/h di velocità massima. ‘Tempio della velocità’ è uno dei nomi dati a questa pista, e non a caso.

Come Arrivare ?

Sempre più italiani si affidano al noleggio a lungo termine: oltre 40mila hanno già scelto di rinunciare all’auto di proprietà

Continua a crescere il numero di automobilisti che sceglie di rinunciare all’acquisto dell’auto avvicinandosi alle nuove forme di condivisione, dal car sharing al noleggio a breve, medio e lungo termine. Oggi sono già circa 40.000 gli italiani che all’acquisto hanno preferito il noleggio a lungo termine, con un costo fisso e predeterminato. A fine anno si prevede raggiungeranno quota 50.000.

La stima arriva da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, che fornisce uno spaccato su uno dei trend emergenti (il noleggio a lungo termine a privati) nei nuovi scenari di mobilità sempre più proiettati verso l’uso del bene auto.
Il noleggio a lungo termine mostra a pieno la propria efficacia ed economicità con automobilisti (anche senza partita IVA) che percorrono tra 10 e i 25.000 km annui. In caso di percorrenze inferiori potrebbe essere conveniente valutare anche altre soluzioni di mobilità condivisa: nel contesto cittadino il car sharing offre una valida alternativa, così come il noleggio a breve termine per gli spostamenti nei fine settimana.

“Costo fisso e pacchetti ‘all inclusive’ stanno determinando il successo della formula”, evidenzia Massimiliano Archiapatti – Presidente ANIASA, “A parità di modello e di percorrenza, stimiamo una convenienza media del 15% rispetto alla proprietà, senza contare altri vantaggi, come non immobilizzare l’intero capitale per l’acquisto o il tempo risparmiato per la “burocrazia dell’auto” (bollo, assicurazione, manutenzione, eventuali multe o incidenti). E si evitano le complicazioni e illusioni collegate alla vendita dell’usato”.
Visitando i siti dei diversi operatori del settore è possibile ottenere un preventivo chiaro e trasparente sulla vettura che si vuole prendere a noleggio e sui servizi di interesse. Per una city-car si possono spendere circa 240 euro al mese, IVA compresa, per una monovolume siamo sui 300. Bisogna comunque considerare la possibilità di un piccolo anticipo, valutare bene percorrenza media e durata dei contratti (generalmente da 36 a 48 mesi) e i servizi richiesti.

Secondo uno studio condotto dall’Associazione con la società di consulenza Bain&Company il cliente-tipo privato del noleggio a lungo termine è uomo (52%), mediamente più giovane, più informato e benestante rispetto a quanti scelgono la proprietà; un utente più “green”, pronto anche all’alimentazione elettrica. Si noleggia principalmente per motivi di lavoro o di pendolarismo, per sostituire la seconda auto in famiglia.

Fonte

Noleggio auto a lungo termine: verso un radicale cambiamento

L’anno della consacrazione, quello che sembra schiudere le porte a un futuro radioso. Il noleggio auto a lungo termine va e lo fa anche a velocità sostenuta, spinto dalla convinzione degli automobilisti ad affidarsi ad un sistema che gli permette maggiore flessibilità e stress ridotto ai minimi termini, grazie al pagamento di un canone mensile pensato in base a ogni esigenza personale.

I numeri in Europa crescono a dismisura e il mercato italiano è in linea con questo trend positivo, complici anche i prezzi decisamente competitivi che includono praticamente tutte le spese. Il noleggio a lungo termine, ad oggi, vanta una quota di mercato pari ad un quarto del complessivo, almeno secondo i dati registrati da UNRAE nei primi 8 mesi del 2018. È stata ampiamente superata la cifra delle 200 mila auto immatricolare e, andando a fare un confronto con l’anno precedente, si scopre come la formula del noleggio abbia registrato quasi il 13% di immatricolazioni in più.

Numeri evidenti che esprimono una tendenza chiara, destinata a crescere sempre di più con il trascorrere del tempo. C’è in atto un cambiamento di mentalità da parte degli utenti, disposti a rivedere il concetto della mobilità inteso in maniera tradizionale. Tante le proposte di noleggio auto a lungo termine, diversificate e di grande qualità, a seconda del segmento di interesse.

 

Fonte: https://www.snapitaly.it/breaking-news/noleggio-auto-a-lungo-termine/

Le auto più noleggiate in Italia, tra conferme, smentite e sorprese

Alcune anticipazioni prima di entrare nel dettaglio: la FCA sbaraglia la concorrenzaconquistando tutte le medaglie disponibili, compresa quella di legno, e qualche altra posizione di prestigio; bisogna, invece, uscire dalla top ten per trovare auto di maggior cilindrata e maggior impegno stilistico, così come si deve arrivare fino alla 17° e alla 18° posizione per incontrare due delle utilitarie più amate di sempre, ossia la Lancia Ypsilon e la Toyota Yaris., icona di glamour e stile la prima e regina delle ibride la seconda, che ci aspettavamo di trovare in posizione migliore.

Dominio FIAT: podio completo

Forse non vi stupirà scoprire che l’imperatrice indiscussa del noleggio a lungo termine, così come lo è anche delle vendite, è lei: la FIAT Panda. Consumi contenuti, piacevolezza di guida, grande scelta di motorizzazioni e allestimenti e passione, queste sono le caratteristiche che legano in modo indissolubile gli italiani alla versatile utilitaria di Torino.

 

Dal secondo al quarto posto compreso della classifica delle auto più noleggiate in Italia troviamo invece la mitica 500, simbolo del più raffinato Made in Italy, declinata in tutte le sue versioni più accattivanti: l’argento va alla 500L, la versione Station Wagon, il bronzo alla rotondissima versione base, con i suoi interni curati e i tanti equipaggiamenti di serie, e il quarto posto alla più grintosa 500W, il SUV compatto del Lingotto che dà del filo da torcere ai modelli più blasonati della concorrenza.

Le straniere più richieste sono la Ford Fiesta e la Peugeot 308

La compatta dell’Ovale Blu, l’utilitaria con il carattere da sportiva, conta fans sia tra gli automobilisti più “âgée” che tra i più giovani, grazie al felice restyling che l’ha vista protagonista. La Fiesta è la compatta più tecnologica che c’è e da oltre 40 anni accompagna tutti i componenti della famiglia ovunque,con brio e quel giusto tocco di semplice eleganza.

 

Lasciamo gli Stati Uniti e torniamo in Europa, sotto la Torre Eiffel, per l’esattezza, dove “abita” la Peugeot 308, la bella berlina del Leone dalle linee slanciate e sportiveggianti, dotata di sistemi di sicurezza all’avanguardia e super tecnologica, che si dimostra, un po’ a sorpresa, tra le auto più noleggiate in Italia..

Scontra al vertice: Nissan Qashqai e Jeep Renegade

Grande battaglia si combatte nella seconda parte della classifica, dove troviamo il capostipite dei crossover, il nipponico Nissan Qashqai, davanti alla nuova regina del segmento, ossia la Jeep Renegade.

Spazioso, pratico, comodo e confortevole il primo, insomma perfetto per scarrozzare in città, e anche fuori, una famiglia numerosa e sempre in movimento; elegante, frizzante e innovativa, la seconda, alla quale bisogna tributare il merito di essere riuscita, insieme alla “sorellina” Jeep Compass, a conquistare un pubblico più ampio e più easy.

Derby tedesco: Audi A4 e BMW Serie 3

Di gran livello anche la prossima sfida, che vede scendere in campo la “Signora degli Anelli”, Sua Maestà l’Audi A4, elegante, raffinata, tecnologica e preziosa, a tutti gli effetti la vettura più significativa della casa automobilistica, e la BMW Serie 3, una delle regine del Salone di Parigi che si è appena concluso, nella sua nuova versione, ancora più bella, raffinata e tecnologica. Posizione in classifica? Undicesima l’ammiraglia di Ingolstadt e quindicesima la berlina sportiva di Monaco.

Alfa Romeo Giulietta: la berlina young del Quadrifoglio

Chiudiamo la nostra panoramica  sulle auto più noleggiate in Italia con l’ultimo posto della Top Twenty , l’Alfa Romeo Giulietta, la berlina compatta del Biscione che sprizza personalità ed energia da ogni poro, con quella sua carrozzeria ben sagomata e i vistosi gruppi ottici che la caratterizzano. Ideale per chi è disposto a sacrificare qualche centimetro di spazio ad un piacere di guida quasi ineguagliabile.

Fonte: https://www.auto-noproblem.com/blog-noleggio-lungo-termine/auto-piu-noleggiate-italia/

Il noleggio auto a lungo termine conviene: vantaggi pratici e agevolazioni fiscali

Non si arresta il boom del noleggio auto a lungo termine: conviene più, almeno quasi sempre, sottoscrivere un contratto con un’azienda che opera in tale settore che acquistare un’automobile, nuova o usata che sia.

A dirlo non siamo noi, che potremmo essere considerati anche di parte, ma i dati ufficiali che segnano di mese in mese percentuali costantemente in crescita. Basta dare un’occhiata all’ultimo articolo che abbiamo pubblicato sull’andamento delle immatricolazioni per capire di cosa stiamo parlando: ad agosto il noleggio a lungo termine ha registrato un incremento del 35% rispetto al medesimo mese dell’anno scorso.

In effetti i vantaggi sono così numerosi che questo sta succedendo non deve stupire più di tanto. Se il noleggio a breve termine, infatti, soddisfa le esigenze di chi ha bisogno di un’autovettura per brevi periodi, quello a lungo termine dà la possibilità di poter utilizzare un mezzo di trasporto per anni, proprio come fosse di proprietà, pagando una sola e unica rata mensile omnicomprensiva.

Il noleggio auto a lungo termine conviene a tutti

Nato come formula dedicata ai professionisti e alle aziende, negli ultimi tempi il noleggio auto a lungo termine è diventato anche molto gettonato tra i privati; sono, infatti, più di 30.000 gli automobilisti che hanno noleggiato un’auto nell’ultimo anno. Poter guidare una vettura, magari un ultimo modello o un top di gamma, senza doversi preoccupare di tagliandi, assicurazione, bollo e tutte le noiose incombenze burocratiche che solitamente gravano sugli automobilisti privati è una soluzione che ha conquistato, a ragione, molti fans, soprattutto da quando le aziende di noleggio a lungo termine hanno cominciato ad immettere sul mercato formule adatte a tutte le tasche.

Tuttavia non si può negare che il noleggio auto a lungo termine conviene soprattutto ai professionisti e alle aziende, che possono contare su mezzi sempre efficienti, condizione indispensabile quando si percorrono tanti chilometri, e possono anche usufruire delle interessanti agevolazioni fiscali che rendono il NLT ancora più vantaggioso.

Noleggio a lungo termine: perché conviene

Ne abbiamo già parlato, ma è bene ribadire i punti principali che contraddistinguono il noleggio a lungo termine e lo rendono così appetibile.

Con il “full rent”, in pratica, si affitta, attraverso la sottoscrizione di un contratto un mezzo di trasporto che soddisfa le esigenze del cliente per un periodo di tempo prolungato, che dura in media 4/5 anni; a fronte della rata mensile, esistono ormai molte offerte che non prevedono l’anticipo iniziale, si acquisisce il diritto di poter guidare l’automobile, o il furgone, e si acquista una sorta di “pacchetto chiavi in mano” che comprende l’assicurazione Kasko, il bollo, le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, con tanto di cambio pneumatici secondo le normative vigenti, e spesso anche l’assistenza stradale in caso di incidenti e guasti. A ciò bisogna aggiungere che alla scadenza del contratto è possibile rinnovarlo, cambiando, magari, il modello di autovettura, facoltà, quest’ultima, che garantisce a chi guida di poter avere a disposizione autovetture sempre nuove e di ultima generazione.

Fiscalità noleggio a lungo termine

Come abbiamo già accennato, l’altro grande vantaggio, riservato, però, ai professionisti e alle aziende, è quello di poter usufruire di importanti sgravi fiscali.

Le società, ad esempio, cui sono intestati mezzi di trasporto per uso strumentale, ovvero quelle aziende la cui attività dipende dai veicoli locati, possono arrivare a dedurre i costi relativi al veicolo ed a detrarre l’IVA fino al 100%.

Diversa, invece, la fiscalità del noleggio a lungo termine per i professionisti che usano il mezzo di trasporto un po’ per lavoro un po’ per esigenze personali e per le aziende cui sono intestate autovetture per un uso non strumentale all’attività di impresa. Il questi casi si possono dedurre fino al 20% del canone mensile e delle spese accessorie, per un limite di deducibilità massimo di 3.615,20 Euro, e detrarre fino al 40% di IVA, cifre non altissime ma abbastanza significative per il computo finale

Cambiano, però, le percentuali nel caso in cui il mezzo di trasporto oggetto di noleggio sia dato in uso promiscuo a un dipendente: la deducibilità sale fino al 70%, mentre la detraibilità rimane fissa al 40%, a meno che non venga dimostrato l’uso esclusivo aziendale, che fa salire la percentuale fino al 70%.

Criteri particolari sono, infine, previsti per gli agenti di commercio, i quali possono dedurre fino all’80%, con un limite di deducibilità massimo di 5.164.57 Euro, sul canone annuo e sulle spese accessorie, e detrarre il 100% di IVA.

Conclusioni…

…Il noleggio auto a lungo termine conviene sempre. L’affermazione è innegabile ed è valida per tutte le categorie di automobilisti, soprattutto per quelli che fanno molti chilometri nel corso dell’anno, non vogliono rinunciare a guidare macchine nuove e tecnologiche e hanno il desiderio di liberarsi di tutte le incombenze burocratiche che sono connesse alla proprietà di un’automobile.

Per i professionisti, le società e le aziende, inoltre, il risparmio è ancora maggiore e si traduce in termini anche pratici, grazie alla fiscalità noleggio a lungo termine prevista, che permette di risparmiare cifre notevoli sia sulle imposte dirette che su quelle indirette.

 

Fonte: https://www.auto-noproblem.com/blog-noleggio-lungo-termine/noleggio-auto-lungo-termine-privati-conviene/

Noleggio a lungo termine. Conviene anche ai privati!

Il noleggio di auto a lungo termine conviene e quello che è scoppiato tra gli italiani e l’automobile non di proprietà è un vero e proprio colpo di fulmine.

Sembra strano ma è così. Il nostro è, infatti, un popolo di appassionati di motori, di innamorati del pedale dell’acceleratore e di compulsivi feticisti dell’Arbre Magique e dei tappetini coordinati al coprivolante; si potrebbe quasi dire che siamo dei fanatici delle due e delle quattro ruote e che per noi l’automobile è tra le cinque cose più importanti della nostra esistenza – non ci chiedete cosa sono le altre quattro – senza correre il rischio di essere accusati di affermare luoghi comuni. Per il conducente italico, insomma, l’automobile è sacra e deve essere rigorosamente di proprietà.

Eppure qualcosa sta cambiando, e anche molto velocemente; i dati di una Ricerca condotta da ANIASA – Associazione Nazionale dell’Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici -, infatti, ci regalano una fotografia quasi inaspettata: più di 30.000 automobilisti nostrani preferiscono affidarsi ai vantaggi offerti dal noleggio a lungo termine e abbandonano la macchina di proprietà.

Il noleggio a lungo termine comincia, quindi, ad essere un’opportunità interessante non più solo per i professionisti che con la vettura macinano migliaia di chilometri alla settimana, per i quali i vantaggi di questa formula sono chiari da un po’, ma anche per il conducente privato. Le ragioni di ciò possono essere ricercate sicuramente nella costante crescita dei costi relativi alla gestione e alla manutenzione di un’automobile di proprietà, ma anche nella trasformazione del mercato, che propone soluzioni di car sharing sempre più vantaggiose.

Il noleggio auto a lungo termine conviene, quindi, anche ai privati, i quali, almeno stando ai dati degli ultimi mesi, dimostrano di essere sempre più interessati a questa nuova formula di mobilità.

Ad attrarre gli automobilisti è sicuramente la possibilità di comprendere in un’unica rata mensile fissa tutte le spese che ogni anno ricadono in modo sempre più importante sulle spalle dei proprietari di un’autovettura; il 55% del campione di persone intervistate si è detto molto interessato al fatto che nella rata è compreso il premio assicurativo, il 47% dà molto peso alle spese di manutenzione ordinaria comprese e una percentuale analoga considera molto vantaggiosa la possibilità di ottenere soccorso stradale e di poter riparare l’autovettura in caso di danni riportati durante un incidente senza veder lievitare l’importo dovuto.

Certo va anche detto che fino a non molto tempo fa le società che offrivano il servizio di noleggio a lungo termine non erano moltissime, caratteristica che irrigidiva un po’ il mercato e non favoriva l’abbassamento dei canoni di noleggio.

Negli ultimi anni, però, le cose sono decisamente cambiate e gli operatori attivi nel settore si sono moltiplicati, consentendo un deciso ridimensionamento dei costi, diventati oggi accessibili ai più, fino al punto che ci sentiamo di poter affermare che oggi come oggi il noleggio a lungo termine di auto conviene anche per i privati, quasi sempre più dell’acquisto.

 

Fonte: https://www.auto-noproblem.com/blog-noleggio-lungo-termine/noleggio-auto-a-lungo-termine-conviene-anche-ai-privati/

Tutti pazzi per il noleggio a lungo termine

Tutti pazzi per il noleggio a lungo termine: un italiano su quattro sa cos’è, uno su otto si dichiara interessato a provarlo e il 2018 verrà ricordato come l’anno della consacrazione di questa formula; possiamo dirlo a voce alta: è boom del noleggio a lungo termine.

I numeri, del resto, parlano chiaro: il 2017 ha registrato oltre il 15% in più di immatricolazioni riconducibili al NLT e la percentuale del 2018, ancora non concluso, è già arrivata a superare il 22%

Ormai tutti, sia i professionisti che i privati, hanno il desiderio di capire cosa si prova ad avere a disposizione una macchina sempre nuova ed efficiente pagando solo una rata mensile onnicomprensiva. Sono 30.000 gli automobilisti italiani che hanno abbandonato l’auto di proprietà e si sono lasciati conquistare dal long rent ed una ricerca dell’ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici – ha rilevato che sono molti gli italiani che sono in procinto di lanciarsi nell’avventura del long rent.

Cerchiamo di capire insieme il perché di tanto successo.

Fino a non molto tempo fa il noleggio a lungo termine era una formula riservata esclusivamente ai professionisti e alle aziende; i costi, infatti, erano ancora troppo elevati per i privati, i quali non potevano usufruire degli sgravi fiscali dedicati ai possessori di partita IVA e alle società.

Gli ultimi 8 mesi di quest’anno, però, dimostrano che qualcosa è cambiato e gli automobilisti italiani hanno cominciato a dimostrare interesse verso il long rent, complice anche una rinnovata mentalità economica generalizzata che basa i suoi capisaldi sui principi della sharing economy in diversi settori; le società operanti nel settore hanno colto l’occasione al balzo e hanno messo sul mercato pacchetti vantaggiosi dedicati nello specifico al segmento dei privati.

La formula è conosciuta. A fronte di  una rata mensile onnicomprensiva si può noleggiare un’automobile per un periodo compreso tra i 12 e i 60 mesi. Il boom del noleggio a lungo termine è riconducibile, però, dalla formula “all inclusive” che prevede siano compresi nella rata mensile tutte le pratiche burocratiche connesse e le manutenzioni ordinarie e, la maggior parte delle volte, straordinarie che si dovranno affrontare nel periodo prescelto.

Il canone ovviamente varia, a seconda delle caratteristiche del contratto, della lunghezza dello stesso, del chilometraggio annuale, dei servizi accessori e del modello di auto che si scelgono.

Come abbiamo già accennato il long rent è ormai conveniente per tutti.

Se da una parte, infatti, i professionisti e le aziende possono usufruire di maggiori vantaggi economici, in quanto quelli fiscali si sommano a quelli offerti dalla formula in sé, anche per i privati comincia ad essere conveniente.

Bisogna considerare che quando si acquista un’automobile questa si svaluta del 50% nel giro di due anni; se a ciò si aggiungono le spese di assicurazione, di bollo e quelle relative alle varie manutenzioni, basta ricordare il cambio degli pneumatici stagionali, si capisce che il NLT diventa conveniente anche per gli automobilisti privati, soprattutto se prolungato nel tempo.

Da non sottovalutare, infine, che in questo modo si acquisisce anche la possibilità di avere a disposizione, proprio come se fosse propria, un’automobile nuova, da poco uscita sul mercato.

Concludiamo sottolineando che la scelta è vasta e si possono noleggiare tutti i tipi di veicoli: city-car, berline, crossover, SUV di ultima generazione e furgoni commerciali; ovviamente tutto dipende dalle necessità del cliente e dal budget che può investire.

Altra tendenza che contribuisce non poco al boom del noleggio a lungo termine è la costante crescita del cosiddetto fleet management in conto terzi.

Di cosa si tratta esattamente? In pratica quelle aziende che hanno la necessità di utilizzare più di un veicolo affidano la gestione della propria flotta aziendale a soggetti terzi, specializzati nel settore. I mezzi di trasporto possono essere di proprietà del cliente che richiede la gestione, ma sempre più spesso il fleet management coesiste con i servizi del noleggio a lungo termine; in pratica la società che fornisce i mezzi di trasporto a noleggio si occupa anche di gestirli. Ciò si traduce, per il cliente finale, in un abbattimento notevole dei costi – deve preoccuparsi di pagare solo le rate mensili – e in un risparmio di tempo che può essere impiegato per altro.

I dati testimoniano la costante crescita del fleet management, con un fatturato salito, dal 2016 a oggi, da 54,4 milioni a 65 milioni di Euro. La formula del noleggio a lungo termine è scelta dal 100% delle aziende di grosse dimensioni che si affidano al fleet management, ma anche le imprese più piccole cominciano a segnare percentuali ragguardevoli.

 

Fonte: https://www.auto-noproblem.com/blog-noleggio-lungo-termine/boom-noleggio-a-lungo-termine/

La Ford annuncia il nuovo Transit

APPUNTAMENTO A METÀ 2019 – Al salone del veicolo industriale e commerciale di Hannover la Ford ha presentato il suo nuovo Ford Transit 2018 nella taglia da 2 tonnellate, vale a dire di veicolo commerciale leggero, per i traffici capillari di merci non voluminose. La nuova proposta sarà messa in vendita a metà 2019. Le novità sono parecchie, tutte legate alla natura di veicolo da lavoro del modello. Ciò a partire dai consumi migliorati, ma anche dall’arricchimento della dotazione in tema di connettività, ormai quasi indispensabile nella gestione delle flotte e nelle attività di distribuzione.

NUOVA PROPOSTA MOTORI – Il Ford Transit 2018 mette in primo piano la nuova gamma di motori tutta orientata al contenimento dei consumi. A risaltare è la novità del propulsore mild hybrid (ibrido leggero) che è in grado di far scendere dell’8% i consumi nel traffico urbano, che è poi quello che interessa di più questa tipologia di veicolo. Da sottolineare anche il fatto che tale unità diesel-mild hybrid è la prima di questo tipo nella categoria dei veicoli commerciali fino a 2 tonnellate. Accanto alle versioni da 105, 130 e 170 CV del turbodiesel 2.0 EcoBlue della casa ci sarà così anche questa quarta soluzione di grande modernità. Appunto la versione mild hybrid che mette a disposizione 185 CV. Sulle versioni del Transit a trazione posteriore, dalla primavera del 2020 questo innovativo propulsore sarà abbinato a cambio automatico a 10 rapporti. Il miglioramento delle caratteristiche relativi alle attività di lavoro comprende anche un potenziamento dei dispositivi elettronici di assistenza alla guida. Tra le altre cose sono presenti il sistema Active Park Assist che aiuta nelle manovre di parcheggio me il Lane-Keeping Aid che aiuta a mantenere la giusta posizione nella propria corsia di marcia.

TANTI INTERVENTI PER CONSUMARE MENO – I miglioramenti in tema di consumi del Ford Transit sono stati perseguiti e ottenuti con l’adozione di diverse soluzioni, anche non strettamente motoristiche. Per esempio: un contributo a contenere i consumi contribuisce il servosterzo elettrico Epas (che inoltre riduce la fatica del conducente), l’alleggerimento generale del veicolo, l’impiego di gomme a bassa resistenza al rotolamento e la particolare cura aerodinamica della carrozzeria. Completa il quadro la presenza di serie su tutta la gamma del sistema Start-Stop particolarmente efficace nel traffico cittadino. Un ulteriore aiuto deriva poi dalla disponibilità del dispositivo Efficient Drive Mode che grazie all’impiego del collegamento GPS aiuta il conducente alle migliori scelte di guida per limitare il consumo. La Ford ha anche comunicato che la gamma del nuovo Transit da 2.0 tonnellate nella primavera del 2020 sarà ampliata.

SUPERCONNESSO – Il nuovo Ford Transit porta con sé anche una dotazione importante in tema di connettività. Nell’equipaggiamento disponibile è compreso il sistema multimediale Ford SYNC 3, che consente appunto un’ampia versatilità in proposito, con grande facilità di uso, anche grazie ai comandi vocali. Sulla plancia è prevista la presenza di un display di 8 pollici.

Fonte: https://www.alvolante.it/news/nuovo-ford-transit-2018-359260