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Noleggio a lungo termine: ecco il trend 2018!

Il noleggio a lungo termine continua a segnare numeri eccezionali e, anche in Italia, si conferma uno dei settori a più alta crescita. Il 2017 si presenta come il quarto anno consecutivo di crescita  e le previsioni di chiusura del 2018 sembrano addirittura superare  i numeri dell’anno precedente.
Si parla di circa 433.000 immatricolazioni, in pratica una crescita del 18,2% rispetto al 2016.
Questi sono i dati che provengono dalle rilevazioni Aniasa che prendono in considerazione i 12 mesi del 2018 (gen-dic) confrontati agli anni precedenti.
Il mercato generale automotive sta superando le 2 milioni di immatricolazioni, se lo confrontiamo con il mezzo milione circa di auto riservate alle formule di noleggio a lungo termine, capiamo bene  la portata del fenomeno che sta portando un cambiamento epocale nel panorama automobilistico italiano.

2017, anno da record

L’ Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) ha censito che il fenomeno del noleggio a lungo termine in sostituzione dell’acquisto, riguarda maggiormente le auto aziendali, ed ha un’impennata di crescita notevole: il 40% del totale fa parte di flotte societarie mentre nel 2009 erano appena del 22%.
+22,5%  invece è il dato relativo alle auto intestate ad aziende ma di uso “personale” (è il caso dei liberi professionisti) confermando il trend positivo testimoniato da un 43,6% dell’intero mercato. Calano le vendite ai privati dell’1,8%.

Perché le aziende scelgono il noleggio a lungo termine?

Da un lato per  opera dei vantaggi fiscali legati al superammortamento, queste ed altre detrazioni fiscali sono di fondamentale importanza per contenere i costi aziendali oltre alla possibilità da parte del datore di avere un controllo completo sul veicolo fornito al lavoratore.
I vantaggi per le aziende con il noleggio a lungo termine in realtà sono molti. Innanzitutto, terminato il periodo di durata del servizio, le possibilità sono due: restituire il mezzo di trasporto senza alcuna spesa aggiuntiva, oppure acquistarlo a un prezzo che viene stabilito al momento del noleggio.
Costo fisso senza sorprese: per questo, le aziende sono molto propense a scegliere questa formula, visto che non devono preoccuparsi di incrementi di costi improvvisi.
La svalutazione del mezzo non è un problema dell’azienda poiché i mezzi non sono proprietà dell’azienda che li noleggia, questi non perdono il loro valore e, di conseguenza, non vengono svalutati.
Un altro vantaggio importante è che la formula del noleggio a lungo termine prevede che nella quota da versare sia tutto incluso. Quindi, non si pagano a parte il bollo e l’assicurazione, ma neanche le eventuali riparazioni per guasti improvvisi o i tagliandi. In molti casi è compresa la Kasko e sono inclusi anche la gestione del sinistro, con relativo affidamento di un’auto di cortesia, e il cambio gomme da estive a invernali. Tutto questo è particolarmente conveniente per le aziende, dal momento che non si devono preoccupare di niente: si limitano a pagare una quota fissa per avere un servizio completo.
Dal punto di vista amministrativo, si riceve una sola fattura riepilogativa dove vengono citate tutte le spese punto per punto.

Quali sono le auto preferite da privati e aziende?

Le aziende preferiscono le berline due volumi, i  monovolume, più conformi alla famiglia e a un utilizzo combinato lavoro-famiglia. I privati invece puntano sulle piccole utilitarie che garantiscono il contenimento dei costi, chi ha più capacità di spesa in termini di rata, sui SUV.
Le case automobilistiche più ricercare da chi vuole un’auto con la formula del noleggio a lungo termine (secondo i dati di traffico sul web), sono Audi, BMW e Mercedes, oltre alle giapponesi. L’Italia spicca con l’Alfa Romeo.

Niente Motor Show 2018 a Bologna

Il Motor Show di Bologna non esiste più, l’edizione inizialmente a calendario dal 6 al 9 dicembre 2018 è stata definitivamente cancellata. La storica kermesse emiliana delle due e le quattro ruote rinascerà sotto un’altra veste nella vicina Modena, dividendosi tra il quartiere fieristico, la città, il territorio, l’autodromo di Marzaglia. Appuntamento al 16-19 maggio 2019, ma il cosiddetto “Motor Show Festival – Terra di Motori” non sarà la stessa cosa.

TRASLOCO FORZOSO Da qualche giorno la notizia era nell’aria. L’eredità del Motor Show 2017? Costruttori poco interessati ad investire, pubblico inferiore come massa critica alle aspettative, risultato un passivo di 1,7 milioni di euro. E così la scelta drastica di BolognaFiere, organizzatore del Salone e proprietaria anche di ModenaFiere, di imboccare la via Emilia e trasferire il baraccone nella succursale di provincia. Da Show a Festival, un nuovo format che rispecchia i trend che avanzano, ma che al tempo stesso suona tanto come pesante ridimensionamento.

DOWNSIZING Ad annunciare la rivoluzione, il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, infine Vincenzo Conte di Centro Studi Promotor. “In questi anni – afferma Bruzzone – noi organizzatori di fiere ci siamo chiesti come gli ingredienti della formula Motor Show potessero e dovessero evolvere. BolognaFiere opera con una logica aziendale di competitività, l’ottica di ottimizzazione e miglioramento continuo non poteva non interessare il Motor Show. Ecco quindi l’esigenza di un nuovo progetto più agile e flessibile, un vero e proprio evento, più che un Salone in senso tradizionale”.

SALONE LIQUIDO Ecco, dimentichiamoci per sempre i fasti degli anni d’oro, ma anche un Motor Show così come ci eravamo abituati a viverlo nelle ultime edizioni. Si punta sul marchio Motor Valley, cioè su una terra effettivamente ad elevato tasso di passione, cultura e radicamento automotive. Dai Costruttori di auto sportive (Ferrari, Maserati, ma anche Pagani, e poco più in là Lamborghini, Ducati, Dallara) alle esposizioni a tema (i Musei Ferrari di Modena e Maranello, il Museo Pagani di San Cesario sul Panaro, il Museo Stanguellini, il Museo Panini). Basterà, il brand Motor Valley, a richiamare pubblico e Case auto? L’esperienza del Salone di Torino – Parco Valentino insegna che la formula del festival diffuso può riscuotere successo. La speranza è proprio che il “Motor Show 2.0” sia per tutti una piacevole sorpresa.

AL LAVORO Il programma è ancora in fase di definizione: BolognaFiere ha attivato una nuova unità operativa che da oggi risponde a ModenaFiere e all’ad Paolo Fantuzzi, e nella quale confluisce tutto il team del Motor Show. Entro un mese, assicurano, a espositori e partner verrà presentato il progetto.

Fonte: https://www.motorbox.com/auto/magazine/vivere-auto/motor-show-di-bologna-annullata-edizione-2018-a-maggio-2019-a-modena