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Quanti incidenti con le auto aziendali

Secondo una ricerca svolta sulla base dei dati forniti dalla LeasePlan, ogni 100 auto che circolano per lavoro ogni anno 74 hanno un incidente.

L’effettuazione pratica dello studio è stata opera dei ricercatori del Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna in collaborazione con Econometrica. Il dato più rilevante scaturito dalla ricerca è che in Italia ogni 100 veicoli aziendali che circolano ogni anno ci sono 74 incidenti, il che significa che ogni quattro mezzi, tre hanno un sinistro. Che non è poco. Altro indicatore interessante è quello relativo alla distribuzione geografica dei sinistri. Le regioni più colpite dagli incidenti stradali “aziendali” sono la Liguria, l’Umbria e l’Abruzzo. Quelle dove invece il numero dei sinistri è più contenuto sono la Puglia, il Veneto e la Sicilia.

I ricercatori hanno anche elaborato le statistiche raccolte da LeasePlan per verificare il livello di sinistrosità delle reti viarie delle varie regioni. Dall’elaborazione risulta che la regione a maggiore sinistrosità è la Liguria (fatto 1 il valore medio italiano, in Liguria si arriva a 1,6; sempre per i veicoli utilizzati per lavoro). Le altre regioni in cui il bilancio è più negativo di quello medio nazionale sono l’Umbria (1,5), l’Abruzzo (1,3), le Marche (1,2), il Trentino Altro Adige 1,2), e il Lazio (1,1). In linea con la media nazionale sono Piemonte e Molise (1). Più virtuose dell’intero paese risultano Toscana (0,9), Sardegna e Calabria (0,8), Valle d’Aosta, Basilicata, Emilia Romagna (0,7), Lombardia (0,6), Campania (0,5), Friuli Venezia Giulia (0,4), Puglia, Veneto e Sicilia (0,3)

ANDAMENTO DURANTE L’ANNO – Quanto al periodo che registra la maggior percentuale di sinistri i mesi in cui si verificano i “picchi” più alti sono gennaio e febbraio. Nel primo caso il numero di incidenti è più elevato del 13% rispetto al dato relativo all’intero anno; a febbraio il differenziale è del 14%. Analoga è la differenza riscontrata per il mese di marzo (+13%), mentre per aprile e maggio sono perfettamente allineati con il valore annuo e in estate c’è invece una differenza in meno. Ad agosto in particolare il numero degli incidenti è inferiore del 21% nei confronti della media di tutto l’anno.

Fonte: https://www.alvolante.it/business/news/quanti-incidenti-auto-aziendali-357779

Telematica sulle flotte, uso a due velocità

L’uso dei dispositivi telematici è sempre più diffuso a bordo delle flotte aziendali di qualunque dimensione: l’utilizzo nei grandi parchi è finalizzato principalmente alla protezione e semplificazione della gestione della flotta, mentre per i medio-piccoli i vantaggi riguardano in particolare la capacità di generare saving sui costi di gestione.

La spinta dei noleggiatori verso la dotazione di black box a bordo dei veicoli si confronta spesso con timori e dubbi dei fleet manager, tutti comunque convinti che l’equipaggiamento hi-tech aumenterà sensibilmente nei prossimi 12 mesi. Sono questi i principali risultati che emergono dalla ricerca “La telematica sale a bordo”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende e presentata nel corso dell’evento “Black box: fleet management e corporate car sharing”, tenutosi a Milano presso la sede di Assolombarda.

I vantaggi percepiti

L’indagine ha analizzato l’impatto crescente della telematica sulle flotte aziendali, mettendo a confronto le strategie sul tema adottate da quelle di grandi dimensioni con quelle medio-piccole. Due i raffronti più interessanti proposti dalla survey, riguardanti in particolare la scelta di dotarsi di black box e i principali vantaggi percepiti. Su quest’ultimo punto, la rilevazione ha evidenziato importanti differenze. La maggior parte delle grandi aziende che adottano la scatola nera, infatti, beneficia dei dati relativi ai furti (68%) e, a seguire della gestione dei crash (51%), della verifica dei consumi di carburante (37%) e del monitoraggio delle attività di manutenzione (34%).Un punto importante, evidenziato dal 29% degli interpellati, è l’analisi dello stile di guida dei driver, fondamentale per avviare una coscienza più ecologica e, allo stesso tempo, per incrementare la sicurezza.

Da parte loro, le flotte medio-piccole, invece, danno rilevanza soprattutto alla voce “manutenzione” tra i parametri tenuti sotto controllo grazie alla black box. Secondo i fleet manager, infatti, la perfetta efficienza del veicolo è fondamentale non solo per la sicurezza, ma anche per il pieno rispetto degli impegni contrattuali firmati con il noleggiatore: rispettare gli intervalli di manutenzione, i cambi olio, i richiami delle Case e la sostituzione degli pneumatici è importante per non incorrere in penali poco gradite al momento della riconsegna del veicolo. In sostanza, se da una parte i fleet manager di grandi parchi auto promuovono l’utilizzo della black box principalmente per semplificare la gestione della flotta e renderla più sicura, per quelle più piccole l’obiettivo principale è costituito dai saving consentiti.

Una questione di cultura

Su un altro tema i due cluster presi in considerazione dalla ricerca sembrano però mostrare conclusioni univoche: siamo ancora di fronte a un fenomeno “a due velocità”. Da un lato, ci sono le società di noleggio che spingono per proteggere il proprio parco con dispositivi telematici per i vantaggi operativi, finanziari e di contenimento del rischio, dall’altro i fruitori delle company car che nella maggior parte dei casi vengono dotati di veicoli di black box senza averne particolare consapevolezza e vorrebbero percepirne maggiori vantaggi. Oltre il 50 per cento dei fleet e mobility manager intervistati crede, comunque, che la telematica nelle flotte avrà un futuro roseo e prevede che il numero dei veicoli in parco equipaggiati con la scatola nera aumenterà già nei prossimi 12 mesi.

“Senza dubbio, questo è un momento chiave per la crescita della telematica all’interno delle flotte. Una frontiera che, ormai, cattura l’interesse non solo delle grandi aziende, ma anche delle realtà con parchi più piccoli – ha evidenziato Maurizio Capogrosso di Top Thousand – e che si orienta principalmente verso due obiettivi: la sicurezza e il risparmio sui costi, accompagnato dall’agevolazione nella gestione del parco auto. L’importanza di questi fattori spiega la visione ancora ‘attendista’ di alcuni fleet manager, che constatano sì la rapida diffusione della tecnologia, ma per passare ad un ruolo più attivo necessitano di vantaggi economici e gestionali sempre più tangibili”.

 

Fonte: http://www.rentalblog.it/osservatorio/scenari/telematica-sulle-flotte-uso-a-due-velocita/